Blogia
COL CUORE IN ITALIA

GLI INVESTIGATORI : " TOMMASO É VIVO "

GLI INVESTIGATORI : " TOMMASO É VIVO "

Sequestrati i documenti bancari di Onofri. Da chiarire un passaggio di denaro di 190 milioni di vecchie lire sul conto della sorella di lui.

PARMA - La procura della Repubblica di Parma avrebbe acquisito e posto sotto sequestro la documentazione relativa alle movimentazione bancarie di Paolo Onofri. Lo riferisce l'agenzia di stampa Adnkronos. Da chiarire un passaggio di denaro di circa 190 milioni di vecchie lire sul conto della sorella di lui, che sarebbe stato giustificato come una parte di eredità ricevuta da parte di una zia. Mentre si attende per il fine settimana l'esito delle perizie condotte dai Ris di Parma nella cascina di Casalbaroncolo, dove lo scorso 2 marzo è stato rapito il piccolo Tommaso, le indagini proseguono dunque su diversi fronti e impegnano senza sosta gli inquirenti.

«E' VIVO E VICINO A PARMA» - Il piccolo Tommaso Onofri sarebbe vivo e potrebbe trovarsi non lontano da Parma: più o meno nelle campagne fra la città emiliana, Reggio Emilia e Mantova. È questa la «robusta ipotesi» che vi è tra gli investigatori, i quali mantengono comunque un rigoroso riserbo. Domenica sono stati sentiti i vicini di casa della famiglia. A tutto campo anche le ricerche: è stata passata al setaccio una vasta area compresa tra le provincie di Parma, Reggio Emilia e Mantova senza, al momento, alcun esito.

APPELLO A CHI L'HA VISTO - La famiglia mostra ogni giorno di più i segni della tensione e della disperazione, dovuta al fatto che del piccolo non si hanno notizie ormai da 18 giorni. È stato proprio il medico di famiglia a confidare oggi ai cronisti che «di stress (dentro casa) ce ne è da vendere». Il medico si è recato infatti nell'abitazione di Martorano dagli zii materni dove da tempo ormai trovano ricovero i coniugi Onofri, per visitare la mamma che, come ha spiegato il medico «non sta bene». Ieri sera la mamma e il papà di Tommaso sono tornati a lanciare un appello alle telecamere del programma «Chi l'ha visto» dopo il precedente del 13 marzo.

IL PADRE: PRENDO IL SUO POSTO - «Io credo che anche chi tiene mio figlio, se ha una coscienza, se ha un cuore, un briciolo, un pizzico, credo che ormai debba arrivare a capire che Tommaso deve tornare dalla sua mamma. Io sono disposto anche a sostituirmi a lui, se si facessero vivi, se si mettessero in contatto, se dicessero qualcosa. Io sono disposto a prendere il suo posto». Così Paolo Onofri in un'intervista a 'Matrix', un'anticipazione della quale è stata trasmessa dal Tg5 lunedì sera.

Lei teme di essere indagato?, ha chiesto l'intervistatrice a Paolo Onofri. «Se questa è la strada da seguire, ripeto, sono disposto ad accettare qualunque cosa», ha detto il padre di Tommy nell'intervista al programma di Enrico Mentana, in onda nella tarda serata. «Io ritengo di aver detto tutto quello che so - ha proseguito il padre -. Penso al mio 'fagottino', a quando giocavamo alla sera, a quando lo cambiavo, a quando si metteva a urlare perchè non si sentiva considerato, voleva attirare l'attenzione, a quando mi si arrampicava addosso perchè voleva andare ad accendere il lume sul divano». Quando Tommaso è stato sequestrato - ha detto ancora il padre, passando a parlare in terza persona - «il signor Onofri era legato. Fino a quel momento il signor Onofri pensava a una rapina. Io non vado a rischiare un proiettile o una coltellata per 150 euro. C'è una grossa rabbia da parte mia, perchè non mi sono sentito padre nei confronti di mio figlio».

0 comentarios