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COL CUORE IN ITALIA

MAFALDA, RIBELLE MA PREOCCUPATA PER L´ UMANITÁ

MAFALDA, RIBELLE MA PREOCCUPATA PER L´ UMANITÁ

 Joaquín Salvador Lavado (Mendoza, Argentina, 17 luglio 1932), meglio conosciuto come Quino, è un autore di fumetti. Nacque il 17 luglio 1932 (anche se all'anagrafe risulta nato il 17 agosto) e in famiglia, fin dalla nascita, viene chiamato Quino per distinguerlo dallo zio Joaquín Tejón, pittore e disegnatore pubblicitario. Durante l'adolescenza rimase orfano di madre (1945) e di padre (1948) e, terminata la scuola dell'obbligo, si iscrisse alla Scuola di Belle Arti di Mendoza nel 1945 che abbandonò quattro anni dopo. L'anno successivo riuscì a vendere il suo primo fumetto di pubblicità ad un negozio di tessuti.

Nel 1951 si recò a Buenos Aires con l'intenzione, vana, di trovare lavoro come fumettista. Tornò quindi a Mendoza e, dopo il servizio militare, nel 1954 si trasferì a Buenos Aires sempre con l'intento di realizzare il suo sogno di lavoro. E questa volta le cose andarono diversamente: i suoi disegni infatti vennero pubblicati regolarmente sulla pagina umoristica del settimanale "Esto es". È solo l'inizio di una lunghissima carriera che ha visto i suoi disegni comparire su centinaia di quotidiani e periodici latino americani ed europei. Nel 1957 iniziò a pubblicare con regolarità su "Rico Tipo" e l'anno successivo cominciò ad occuparsi anche di grafica pubblicitaria.

Nasce Mafalda

Nel 1962 realizzò la sua prima mostra in una libreria di Buenos Aires e l'anno successivo pubblicò il suo primo libro "Mundo Quino" che raccoglie vignette mute. Ma il 1963 è da ricordare soprattutto per la nascita di Mafalda. La genesi della piccola-grande bambina è abbastanza strana: doveva infatti servire per pubblicizzare una marca di elettrodomestici: la Mansfield il cui logo conteneva una M e una A (da cui Mafalda). Quino non fece quella campagna pubblicitaria ma gli restarono alcune strisce. Nel 1964 la bambina, a cui il nome di Quino è ormai indissolubilmente associato, comparve in tre strisce pubblicate da "Gregorio", supplemento umoristico della rivista "Leoplán", Il 29 settembre Quino inizia a pubblicare regolarmente le strisce di Mafalda su "Primera Plana", il settimanale argentino più importante dell'epoca. Il 9 marzo dell'anno successivo terminò la collaborazione con il settimanale e Mafalda passò sulle pagine del quotidiano "El Mundo". Per il Natale 1966 l'editore Jorge Álvarez pubblicò il primo libro che raccoglieva in ordine cronologico le strisce di Mafalda. La tiratura di 5.000 copie andò esaurita in due giorni.

La collaborazione con "El Mundo andò avanti per oltre due anni e mezzo, fino al 22 dicembre 1967 quando il quotidiano chiuse. Nel frattempo Jorge Álvarez pubblicò il secondo volume-raccolta delle strisce. La terribile bambina ricompare in edicola solo il 2 giugno 1968 (su "Siete días"). In quell'anno non solo Jorge Álvarez pubblica altri due volumi di Mafalda, ma per la prima volta trenta strisce del personaggio vengono pubblicate in Italia all'interno del volume antologico "Libro dei bambini terribili per adulti masochisti". Il primo volume completamente dedicato a lei nel nostro paese apparve solo un anno dopo: si intitolava "Mafalda la contestataria" e la prefazione portava la firma di Umberto Eco; intanto in Argentina usciva il quinto volume della serie.

 

Mafalda è la protagonista dell'omonima striscia a fumetti scritta e designata dal fumettista argentino Quino, pubblicata dal 1964 al 1973, molto popolare in America Latina ed in Europa.

 

È una bambina dallo spirito ribelle, profondamente preoccupata per l'umanità e per la pace mondiale, che continua a porsi ed a porre ai suoi genitori domande candide e disarmanti nel loro enunciato, ma a cui è arduo, quando non impossibile, trovare risposta nel mondo in cui viviamo. Domande che sempre mettono i genitori in imbarazzo, mettendo a nudo le contraddizioni e le difficoltà del mondo degli adulti, nel quale Mafalda rifiuta di integrarsi.

Umberto Eco, in un lavoro del 1968, l'ha paragonata al Charlie Brown di Charles M. Schulz, evidenziandone la simile età e le diversità di approccio verso il mondo in cui ognuno dei due vive.

Mafalda è stata pubblicata anche in Italia ed escono ancora oggi sul mercato volumi di raccolte di strisce.
Tra le lingue in cui è stata tradotta si annovera anche il cinese.
Non è mai stata pubblicata negli Stati Uniti.

Benché Quino si sia sempre opposto all'adattamento della striscia per il cinema o il teatro, Carlos Márquez ne ha prodotto un film d'animazione nel 1982, poco conosciuto.

A Mafalda è stata dedicata una piazza di Buenos Aires.

La storial personaggio, il cui nome è ispirato da alcune novelle di David Viñas tra cui "Dar la cara," è nato nel 1962 per un cartoon promozionale che sarebbe dovuto apparire sul quotidiano Clarín. Tuttavia, all'ultimo momento, Clarín ruppe il contratto e la campagna fu annullata.

Mafalda divenne un vero fumetto su suggerimento di Julián Delgado, a quel tempo editore del settimanale Primera Plana ed amico personale di Quino. La prima striscia comparve su quel settimanale a partire dal 29 settembre 1964 con episodi che avevano per protagonisti Mafalda ed i suoi genitori; il personaggio di Felipe fu aggiunto nel gennaio del 1965. Due mesi dopo, il 9 marzo, la pubblicazione fu sospesa a seguito di una controversia legale.

Una settimana dopo, il 15 marzo 1965, Mafalda comincia ad apparire quotidianamente sulle pagine di El Mundo, di Buenos Aires, permettendo all'autore di seguire da vicino l'attualità. Nelle settimane successive nacquero i personaggi di Manolito e Susanita, mentre troviamo la mamma di Mafalda incinta quando il giornale chiude, il 22 dicembre 1967.

Le pubblicazioni sono riprese sei mesi più tardi, il 2 giugno 1968, nel settimanale Siete Días Illustrados. Dato che il fumetto andava preparato almeno due settimane prima della pubblicazione, Quino non riuscì più a seguire col fumetto l'attualità come aveva fatto in precedenza. Smise definitivamente di pubblicare la striscia il 25 giugno 1973.

Da allora, Quino ha disegnato Mafalda pochissime altre volte, e solo per attività connesse alla promozione dei diritti umani. Un esempio è il suo poster del 1976 per l'UNICEF che illustra la Convenzione Internazionale sui Diritti  dell'Infanzia.

I personaggi

                                                  

  • Mafalda: il personaggio principale, una bambina di sei anni che odia la minestra. Si comporta come ogni bambina della sua età, ma ha anche un occhio acuto ed indagatore sul mondo e sulla vita.
  • Mamma (Raquel, 6 ottobre 1964) e Papá (senza nome, 29 settembre 1964): i genitori di Mafalda sono una coppia normalissima, spesso messa in difficoltà dalla personalità della figlia. Il papà lavora in un alienante ufficio di assicurazioni, la mamma è casalinga.
  • Felipe (19 gennaio 1965): il migliore amico di Mafalda, con cui condivide lo sguardo candido sul mondo; è un sognatore che odia la scuola - preferisce i fumetti del Cavaliere Solitario - e spesso ingaggia lotte con la sua coscienza per via del suo senso di responsabilità. È stato ispirato dal giornalista Jorge Timossi, amico di Quino.
  • Manolito (Manuel Goreiro, 29 marzo 1965): figlio di un negoziante spagnolo, mette denaro ed affari sopra ogni altra cosa; è uso vendere caramelle agli amici fingendo di offrirle. A scuola è un po' zuccone.
  • Susanita (Susana Beatriz Chirusi, 6 giugno 1965): bambina dalla visione del mondo praticamente opposta a quella di Mafalda. Frivola e superficiale, tutto ciò che vuole dalla vita è un marito ricco che le dia un numero enorme di figli.
  • Guille (Guillermo, 1968): il fratellino di Mafalda (in italiano Nando).
  • Miguelito: personaggio più giovane ed innocente degli altri, dalla personalità buona, quando riesce a superare l'egoismo dietro il quale spesso si difende
  • Libertad (15 febbraio 1970): una bambina piccola piccola. Non a caso (in italiano Libertà).

 

1 comentario

Jordan Trunner -

Thanks so very much for posting these, they are excellent! So bummed I missed what looks like a truly unique evening.