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COL CUORE IN ITALIA

NOI UOMINI

NOI  UOMINI

Lascio volare al tempo,

Ogni speranza che io sento;

 A cui amano va il mio canto,

 Grido scancellato dal vento.

 

 Sconfitto dal dolore,

 Sento venire da un vuoto,

 Buia voragine chiamata vita,

 Cercando e sognando nostro ruolo.

 

 Siamo uguali, siamo diversi,

 Noi uomini cosí la pensiamo;

 É nostro essere di sogni persi

 Perché dubbiano che anche noi amiamo?

 

 Ci credono rocce ruvide,

 Che nessuna goccia puó rodere;

 Ma siamo un silenzioso cuor

 Che piange tante volte d´amor.

 

 Nostra barriera d´argento,

 Ci dá la forza d´un lampo;

 Ma in fondo siamo come il vento,

 A volte tempestuoso, a volte calmo.

 

 Nostri occhi ci credono liberi

 Liberi come passerotti d´aprile;

 Ma nostre stesse ali ci affogano

 E tutto intento di volare é in vano.

 

 Castello di grosse pareti,

 Costruito sú una morbida palude,

 Ad aprir la porta siamo costretti,

 Non per amore, sennó per abitudine.

 

 Man che prende un ferro,

 Ugual che una penna o un mattone;

 Stessa mano che accarezza un figlio

 Per perdonare, perché non ci sia rancore.

 

 Inmigrante solitario del mondo,

 Sei la terra, l´acqua, i fuoco;

 Ma il tuo io piú profondo

 Cammina coi piedi nudi nel vento.

 

 Tuo stesso sangue,

 Scoppia tuo petto d´orgoglio;

 Tuo stesso sangue,

 Sei tu, proiettato all´eternitá

 Ora si, é piú difficile,

 Spiegare cos´é l´amore, l´odio, la libertá.

 

 Fuggi affanoso dal tuo presente,

 Vivi nel domani, senza certezza;

 Non lasciamo spazio alla mente

 Dolore, perché muore la giovinezza.

 

 Siamo uguali, siamo diversi,

 Noi uomini cosí la pensiamo;

 L´uomo, attraverso questi versi

 Vuol essere cosí " Tanto Umano".

 

                                             Giorgio  Polcri

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