NOI UOMINI
Lascio volare al tempo,
Ogni speranza che io sento;
A cui amano va il mio canto,
Grido scancellato dal vento.
Sconfitto dal dolore,
Sento venire da un vuoto,
Buia voragine chiamata vita,
Cercando e sognando nostro ruolo.
Siamo uguali, siamo diversi,
Noi uomini cosí la pensiamo;
É nostro essere di sogni persi
Perché dubbiano che anche noi amiamo?
Ci credono rocce ruvide,
Che nessuna goccia puó rodere;
Ma siamo un silenzioso cuor
Che piange tante volte d´amor.
Nostra barriera d´argento,
Ci dá la forza d´un lampo;
Ma in fondo siamo come il vento,
A volte tempestuoso, a volte calmo.
Nostri occhi ci credono liberi
Liberi come passerotti d´aprile;
Ma nostre stesse ali ci affogano
E tutto intento di volare é in vano.
Castello di grosse pareti,
Costruito sú una morbida palude,
Ad aprir la porta siamo costretti,
Non per amore, sennó per abitudine.
Man che prende un ferro,
Ugual che una penna o un mattone;
Stessa mano che accarezza un figlio
Per perdonare, perché non ci sia rancore.
Inmigrante solitario del mondo,
Sei la terra, l´acqua, i fuoco;
Ma il tuo io piú profondo
Cammina coi piedi nudi nel vento.
Tuo stesso sangue,
Scoppia tuo petto d´orgoglio;
Tuo stesso sangue,
Sei tu, proiettato all´eternitá
Ora si, é piú difficile,
Spiegare cos´é l´amore, l´odio, la libertá.
Fuggi affanoso dal tuo presente,
Vivi nel domani, senza certezza;
Non lasciamo spazio alla mente
Dolore, perché muore la giovinezza.
Siamo uguali, siamo diversi,
Noi uomini cosí la pensiamo;
L´uomo, attraverso questi versi
Vuol essere cosí " Tanto Umano".
Giorgio Polcri
0 comentarios