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COL CUORE IN ITALIA

Cronache

CARNEVALE, L´ ITALIA IN MASCHERA

CARNEVALE, L´ ITALIA IN MASCHERA
L'Italia del Carnevale, le altre feste nel mondo. Il periodo della festa trasgressiva di fine inverno è ricco di curiosità. La tradizione si mescola al desiderio di uscire dagli schemi e in molti casi offre l'occasione per una gita e un weekend. In questa pagina Corriere.it vi offre alcune indicazioni per scoprire e seguire i principali appuntamenti.
LA STORIA - La tradizione è di origine pagana e in qualche modo si vedono tracce di richiami ad antichi «lupercali» o «saturnali». Il nome del Carnevale secondo qualcuno deriva da «carni levamen», ovvero sollievo per la carne, e quindi tempo di eccessi, sfrenatezze e bagordi. Per altri risale invece a «carnes levare», cioè mettere da parte le carni, in vista della Quaresima. Un nome ambiguo come il suo simbolo, la maschera, che mostra e nasconde al tempo stesso. Quale che sia l'etimologia corretta fatto sta che il carnevale rappresenta da secoli la festa dello scherzo e dello sberleffo, un momento di allegria e svago. Non sempre ha avuto vita facile: nel '400 le follie del Carnevale, le sagre, le mascherate, finirono all'indice perchè i moralizzatori ritenevano troppo pagani questi segni di festa. Ma proprio dal Medioevo in poi il Carnevale sviluppo i caratteri che ancora oggi si vedono riproposti, per fortuna in modo meno cruento. Quasi sempre, infatti, andavano in scena combattimenti tra classi diverse o fra quartieri dello stesso borgo (o tra centri vicini). E venivano sostenuti a colpi di sassi, bastoni, spesso a bordo di carri. Oggi il rituale ripropone spesso gli stessi schemi in modi fortunatamente più simbolici

LA GUIDA - Ci sono ormai in Italia e all'estero feste di Carnevale dall'organizzazione complessa e dal fascino internazionale. Venezia è un simbolo in tutto il mondo, con le sue maschere raffinate, con la capacità di accostare la trasgressione alla cultura. Viareggio s'è conquistata fama internazionale per l'abilità di chi lavora la cartapesta dei carri e per la carica satirica dei soggetti. Rio de Janeiro è l'espressione pura della trasgressione in chiave brasiliana, con la fusione di bellezza e colore, di danza e musica. Nizza ha scelto colori e profumi dei fiori, facendone una caratteristica tipica. Ogni Carnevale, in Italia e all'estero, ha sviluppato caratteristiche proprie su temi spesso comuni.
Il carnevale di Viareggio, insieme a Venezia, è il più famoso d’Italia. Ed è anche quello che ha origini più antiche. L’idea di festeggiare per le strade, anziché nei teatri o nei saloni dei palazzi cittadini, venne nel 1873 a un gruppo di ricchi viareggini, che organizzarono un corteo di carrozze addobbate con fiori e maschere. La trovata entusiasmò a tal punto la popolazione da entrare a far parte della tradizione della Versilia. Fu solo alla fine dell’Ottocento però che si si cominciarono a costruire i carri allegorici con enormi pupazzi di cartapesta, che riproducevano famosi personaggi politici o del mondo dell’attualità, con chiaro intento satirico. 
Dopo tanti secoli  la modalità dei festeggiamenti non è cambiata. La sfilata dei carri si svolge tutte le domeniche di febbraio , il martedì grasso  e la prima domenica di marzo sulla passeggiata a mare di Viareggio, all’interno di un circuito ad anello di circa due chilometri. I nove carri di prima categoria (i più belli), i quattro di seconda, le dieci mascherate di gruppo (composte da otto elementi in cartapesta alti circa tre metri) e alcuni carri rionali, sfilano di continuo, compiendo diversi giri del percorso. Tra un corso e l’altro si esibiscono bande musicali e gruppi di attori di strada e non mancano neppure punti di ristoro con musica da discoteca e spettacoli pirotecnici. Parate a parte, sono molti gli appuntamenti collaterali che animano il Carnevale: feste rionali, veglioni mascherati nei locali della Versilia, commedie musicali in vernacolo, spettacoli teatrali, mostre, convegni sulla satira, rassegne cinematografiche, serate enogastronomiche e giostre per bambini

NOVE MILIONI DI DONNE HANNO SUBITO MOLESTIE

NOVE MILIONI DI DONNE HANNO SUBITO MOLESTIE


 

Circa metà della popolazione femminile tra i 14 e i 59 anni
è stata importunata almeno una volta nella vita
ROMA -Le donne, in Italia, non vivono tranquille: circa la metà (9 milioni 860 mila, pari al 55,2%) di quelle in età tra i 14 e i 59 anni hanno subito nell’arco della loro vita almeno una molestia a sfondo sessuale. Sono cifre che emergono da un rapporto dell’Istat che rivela anche come tra queste molestie quelle verbali e le telefonate oscene siano le più diffuse (rispettivamente il 25,8% e il 24,8%) seguono gli episodi di pedinamento e gli atti di esibizionismo (entrambi quasi il 23%) e le molestie fisiche che raggiungono quasi il 20%.
  

LE ETA' PIU A RISCHIO - Se si considera il quadro delle vittime che hanno subito le diverse molestie sessuali negli ultimi tre anni, emerge che le più a rischio sono le ragazze giovanissime, di 14-24 anni, seguite dalle donne di 25-34 anni. Dall’analisi nel corso della vita, invece, sono più colpite le donne di 25-44 anni.

GLI AUTORI DI MOLESTIE E VIOLENZE - Prendendo in considerazione le sole molestie fisiche, ovvero le situazioni in cui la donna è stata avvicinata, toccata o baciata contro la sua volontà, è possibile osservare che la maggior parte sono perpetrate da estranei o da persone che si conoscono di vista, contrariamente alle violenze che più spesso vedono come autori persone vicine alla vittima.

I LUOGHI - Le molestie fisiche sono state subite più frequentemente sui mezzi di trasporto pubblici (31,6%), in strada (19,0%), sul posto di lavoro (12,1%) e nei locali come discoteca, pub, bar o ristorante (10,5%); meno frequentemente in casa, sia propria sia di amici.

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